APPELLO PER FERMARE LA RIFORMA COSTITUZIONALE E IL PREMIERATO
Ci sono aspetti “allarmanti” nella riforma della Costituzione, la prima a denunciarli la Senatrice Segre.
Si tratta di salvare il Parlamento dagli umori di qualsivoglia esecutivo quindi non è un derby con tifoserie.
Per frenare una deriva, 180 autorevoli costituzionalisti hanno sottoscritto un appello per fermare lo sciagurato Premierato di Giorgia Meloni appena approvato al Senato.
Tra loro anche Presidenti emeriti della Consulta come Ugo de Siervo, Gustavo Zagrebelsky, Gaetano Silvestri e moltissimi altri.
Le motivazioni sono uno dei più grandi atti d’amore e di rispetto nei confronti della Costituzione italiana, mai così a rischio come oggi.
“Ci sono dei momenti nella vita di un Paese nei quali il progetto di cambiamento delle regole fondamentali assume un significato preoccupante (…)
Tutti i timori esposti dalla Senatrice Segre sono fondati. La creazione di un sistema ibrido, né parlamentare né presidenziale, mai sperimentato nelle altre democrazie, introdurrebbe contraddizioni insanabili nella nostra Costituzione. Una minoranza anche limitata, attraverso un premio, potrebbe assumere il controllo di tutte le nostre istituzioni, senza più contrappesi e controlli.
Il Parlamento correrebbe il pericolo di non rappresentare più il Paese e di diventare una mera struttura di servizio del governo, distruggendo così la separazione dei poteri.
Il Presidente della Repubblica sarebbe ridotto ad un ruolo notarile e rischierebbe di perdere la funzione di arbitro e garante.
(…) Di fronte a tutto questo anche noi – come la Senatrice – non possiamo e non vogliamo tacere. Facciamo appello a tutte le forze politiche affinché prevalga l’interesse generale, si ascoltino gli allarmi che autorevolmente sono stati lanciati e si prevengano i pericoli. Finché siamo in tempo”.
Da leggere, sottoscrivere, condividere. Finché siamo in tempo.