Cartelle, avvisi e contenziosi: pagamento in cinque anni e sconto su sanzioni e interessi
Con la tregua fiscale di Meloni cartelle sopra i mille euro, avvisi e contenziosi si potranno pagare in cinque anni, e soprattutto con uno sconto importante su sanzioni e interessi.
Cartelle, avvisi e contenziosi: pagamento in cinque anni e sconto su sanzioni e interessi
La tregua fiscale del governo Meloni somiglia a una vecchia rottamazione delle cartelle, cioè la possibilità di pagare i propri debiti col fisco in un periodo di tempo più lungo, si pensa a cinque anni, e con uno sconto molto importante sulle sanzioni e sugli interessi dovuti, insieme anche alla cancellazione dell’aggio (cioè i costi spettanti all’AdeR per la riscossione delle cartelle esattoriali).
Durante la conferenza stampa di presentazione della legge di Bilancio la presidente del Consiglio Meloni ha specificato che «non si tratta di un condono», e poi Maurizio Leo, viceministro Mef con delega al fisco, ha detto che non è prevista alcuna sanatoria delle cartelle o delle conseguenze penali per chi non ha pagato le imposte dovute.
Stralcio delle cartelle sotto i mille euro in Legge di Bilancio 2023: i requisiti
Resta confermato lo stralcio delle cartelle consegnate all’agente della riscossione dal 2010 al 31 dicembre 2015 e di importo inferiore a mille euro. Queste cartelle, ha spiegato Leo, erano comunque inesigibili, perché risalenti a sette anni fa, e spesso i costi della riscossione superano l’importo del debito iscritto a ruolo.
Cosa succede alle cartelle notificate dal 1° gennaio 2016? Per queste si dovrà pagare l’imposta dovuta, ma con uno sconto su sanzioni e interessi.
In ogni caso, tutto dipende da come verrà scritta la norma: se lo stralcio fa riferimento a più carichi affidati alla Riscossione (per esempio 400 euro di debiti Irpef, altri 500 di Iva e altri 400 di Irap) notificati con la stessa cartella, allora il debito cancellato sarà più alto di mille euro (nel nostro esempio, il totale cancellato senza pagare nulla al fisco sarebbe di 1300 euro).
Avvisi e contenziosi con sconto su sanzioni e interessi
Lo sconto su sanzioni e interessi verrà applicato anche in caso di atti del fisco che ancora non sono diventati una cartella esattoriale o che non sono ancora oggetto di contenzioso. nei casi di accertamenti con adesione si applicherà quella che il Sole24Ore chiama la regola del 5, perché si tratta di una rateizzazione dell’importo in cinque rate con una sanzione al 5%. Quindi, cinque versamenti rateizzati in 5 anni e una sanzione ridotta del 5%.
La sanzione viene ulteriormente ridotta al 3% per chi ha ricevuto un avviso bonario e decide di regolarizzare in modo spontaneo la propria situazione. In questo caso, in base a quanto anticipato da Maurizio Leo (ma rimaniamo in attesa del testo in bozza della legge di Bilancio) il pagamento potrebbe essere diluito in due anni.