Incidenti Foggia-Avellino una responsabilità istituzionale e di pubblica sicurezza.
Siamo contro la violenza e siamo contrari ad episodi di violenza prevedibili, evitabili e non evitati.
Come hanno fatto i tifosi dell’Avellino ad ottenere il permesso di assitere alla partita dopo l’agguato dello scorso anno?
Come hanno potuto introdurre allo stadio petardi e fumogeni?
Come e’ stato possibile consentire di uscire dai cordoni di controllo per distruggere auto “muniti di spranghe” ?
Che serve avere 4 pattuglie tra via Napoli, Via Vittime Civili e Viale Candelaro se poi nei pressi dello stadio i tifosi avellinesi hanno potuto fare il loro comodo?
Questa volta i tifosi del Foggia sono vittime e non colpevoli degli incidenti.
Vittime di un’autorizzazione che non andava concessa alla trasferta.
Vittime della poca attenzione nel permettere ai tifosi avellinesi di entrare “armati” di fumogeni e petardi lanciati appena entrati sugli spalti al 28′ minuto del primo tempo!
I fumogeni lanciati verso i tifosi avellinesi erano quelli avellinesi rilanciati al mittente, come ben hanno evidenziato le immagini.
Il lancio di petardi e fumogeni, da entrambe le tifoserie, che ha comportato la sospensione della partita Foggia-Avellino per sei minuti è stato visto in tutta Italia perché la gara è stata trasmessa sui canali Rai.
Sul web, inoltre, circolano delle immagini di incidenti anche al termine della partita.
“Una guerra, una vergogna – scrive un utente sui social –: hanno distrutto macchine, hanno picchiato selvaggiamente un ragazzo, petardi esplosi che facevano tremare i vetri. Abbiamo avuto paura e per cosa? Una partita. Se una partita di calcio è questa, chiudete gli stadi!”.
“Complimenti al Prefetto per averci fatto subire questo scempio! Il vicinato che abita nei pressi dello stadio ogni volta è costretto a subire danni – si legge ancora –: macchine prese a spranghe, persone impossibilitate a raggiungere le proprie abitazioni, caos che si protrae fino all’una (se ci va bene).
La gente per bene c’è, ed è anche stanca! Mi chiedo a cosa serva chiudere la strada alle 15:30 del pomeriggio per poi ottenere questo ‘grande’ risultato”.
La nota del Presidente della Lega Pro Ghirelli la troviamo superficiale e “antica”, piena di frasi fatte, dove mai una volta la Lega Pro ammette le sue colpe, approfittando di ogni occasione per puntare il dito contro gli altri. Mai un’autocritica!
“Gli autori saranno identificati. Ho dato mandato ai legali per chiedere i danni di immagine alla Lega Pro”
Durante le partita ci sono state intemperanze tra la tifoseria dell’Avellino e quella del Foggia, con lancio di petardi da una parte e dall’altra.
La gara è stata anche sospesa per qualche minuto.
E’ arrivato anche il commento sulla vicenda del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli: “Con riferimento ai disordini che si sono verificati sugli spalti dello stadio di Foggia nel corso della partita che la squadra di casa sta disputando con la società Avellino, il Presidente Ghirelli dichiara sin d’ora: “All’esito dell’identificazione dei responsabili da parte delle forze dell’ordine, la Lega Pro darà corso, senza indugio, ad ogni opportuna azione in sede giudiziaria per richiedere ai responsabili il risarcimento dei gravissimi danni che questo movimento calcistico professionistico sta subendo in conseguenza delle azioni delinquenziali.
A Foggia la partita tra Foggia ed Avellino è stata sospesa a causa di continui, pericolosissimi lanci di petardi verso il terreno di gioco e tra settori del pubblico. Basta! Chiedo scusa al Prefetto di Foggia che tanto aveva lavorato per ampliare i posti per accogliere tifosi. Tifosi? Delinquenti. Basta! Ho dato mandato ai legali di intraprendere ogni opportuna azione per richiedere i danni a chi, facendo atti delinquenziali, mette a rischio l’incolumità dei calciatori e degli spettatori, arrecando un danno incalcolabile all’immagine della Serie C”.