Morgan a Sgarbi: “Sarò il sotto-sottosegretario”
“Metto a disposizione le mie competenze”
Quando essere sottosegretari era una cosa seria e non un penoso spettacolo, meglio interpretato da Crozza che dai reali personaggi.
“Vittorio ha tante proposte, io mi metto a disposizione rispetto alle mie competenze, che sono diverse, sarò il sotto-sottosegretario, con il trattino.
Sgarbi l’ho conosciuto in occasione della pubblicazione di un mio libro di poesie, non a caso lui mi chiama poeta.
Una persona come lui nasce ogni 300 anni, è come Pasolini o Leonardo Da Vinci, non ce n’è un altro: è l’unico che può risollevare culturalmente il nostro Paese”.
A parlare, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, è il cantautore Morgan, al secolo Marco Castoldi, che intervenuto con Giorgio Lauro e Geppi Cucciari ha parlato del ruolo che il sottosegretario Sgarbi ha in mente per lui.
Quale potrebbe esser la prima cosa che farebbe? “Direi un decreto ‘anti trap’ – ha detto ridendo Morgan a Un Giorno da Pecora -, sto scherzando, ovviamente, ma sarebbe bellissimo”-
Facendosi serio, il cantautore ha proseguito “c’è tutto il grande repertorio della musica d’autore italiana, come Tenco o Lauzi, un patrimonio che andrebbe restaurato”.
Cosa ne pensa della questione sul modo in cui chiamare Meloni? “Sulla questione concordante di genere penso questo e l’ho scritto stamattina a Giorgia: è giusto dire il presidente del Consiglio ma anche la signora presidente del Consiglio o la premier. Ma non bisogna usare mai ‘la presidentessa’”. E cosa le ha risposto Giorgia Meloni? “Mi ha risposto ‘ma mi dai del lei?”.
”Morgan è stato molto generoso e io ogni volta che ho pensato di fare una lista politica, Rinascimento, ho pensato di candidarlo ma ho sempre avuto forti opposizioni; lo volevo portare a Verona come assessore alla cultura, è molto vicino alla Meloni lui, ma Sboarina non l’ha voluto ed ha perso le elezioni”. Così Vittorio Sgarbi risponde a Barbara Palombelli a Stasera Italia, in onda su Retequattro: ”Vittorio è vero che hai già assoldato Morgan?”.
”Ho pensato a Parma – continua il sottosegretario alla Cultura – perché c’è Verdi, adesso vendono la casa di Verdi e il ministero con il ministro è pronto ad acquistarla quando avrà il prezzo conveniente, anche lì il candidato non l’ha voluto ed ha perso.
Io penso sia vincente Morgan e lo sia perché ha fantasia, intelligenza passione e generosità naturalmente non è semplice non è soprattutto ovvio, per cui le persone che vogliono un’armonia ordinata lo ritengono pericoloso.
Ma lo stesso Porro che temeva arrivasse in ritardo, si è molto
divertito nella trasmissione che abbiamo fatto due lunedì fa. Credo che abbia delle virtù e un talento che meritano di essere mostrati ai giovani perché essi possono guardare alla musica, all’arte attraverso una persona che la capisce e la ama”.