Greta Thunberg, il compromesso per la crisi energetica: «Perché ora è un errore spegnere le centrali nucleari»
L’attivista svedese critica la decisione del ministro tedesco Habeck che punterebbe anche sulle centrali a carbone per sopperire alle carenze di gas
L’attivista svedese Greta Thunberg, volto del movimento ambientalista Fridays for Future, è intervenuta sul dibattito in corso in Germania sull’energia nucleare. Secondo l’attivista, se alcune centrali del Paese sono ancora in funzione «sarebbe un errore spegnerle e passare al carbone».
Queste le parole che Thunberg ha pronunciato intervenendo nel talkshow di Sandra Maischberger, che andrà in onda domani sera sull’emittente televisiva tedesca ARD. Secondo l’attivista svedese, puntare sul carbone «è una cattiva idea». Soprattutto se «l’altro», ovvero il nucleare, è ancora in funzione.
Ad aver scatenato questo dibattito in Germania è la decisione di Robert Habeck, ministro dell’Energia, di lasciare in riserva due delle tre centrali nucleari ancora in funzione, solo fino ad aprile 2023.
Chiamata a intervenire sulla questione, Greta Thunberg ha ribadito che l’importante è continuare dare priorità alle fonte rinnovabili, abbandonando ogni nuovo investimento sull’energia fossile.
L’attivista svedese si è poi augurata che la crisi energetica, nata sulla scia del conflitto in Ucraina, non rallenti la transizione ecologica dell’Europa. «Ogni guerra è un disastro, e questo su tanti piani – ha spiegato – Ma noi dovremmo essere nelle condizioni di occuparci di cose diverse contemporaneamente».