Guerra in Ucraina: la nave “Carabiniere” passa dal Ponte Girevole tra epiteti
_di Francesca Berger
Offese insostenibili contro i militari a bordo della fregata “Carabiniere”, da “assassini” a “dovete morire” a “siete delle merde”, ma questi uomini non possono fare altro che ubbidire a degli ordini, e attenzione perché attualmente non ne abbiamo un numero infinito, e gli stessi che sono stati aggrediti quest’oggi a Taranto sono tra gli stessi che rappresentano al bisogno la nostra difesa, dal momento che l’obbligatorietà del servizio di Leva, prevista dalla Costituzione della Repubblica Italiana, nonostante sia stata in vigore per ben 143 anni, non è più in atto dal gennaio 2004, come stabilito dalla legge n. 226.
Come si è visto attualmente in Ucraina, anche i civili possono essere chiamati a combattere, e dato che l’articolo 52 comma 1 della nostra Costituzione dice che la difesa della Patria è un sacro dovere del cittadino, in caso di un numero insufficiente di militari, anche i civili italiani si troverebbero nelle stesse condizioni degli ucraini, quindi aldilà dell’aspetto morale fondamentale che viene infranto con queste reazioni offensive verso i nostri militari, andrebbe considerato con razionalità che è controproducente non portare loro rispetto.
Ci auguriamo tutti di non doverci mai trovare nella circostanza di doverci difendere, ma purtroppo il tempo insegna che continuano a nascere guerrafondai scellerati privi di scrupoli e religione.
Strani allarmismi vociferano che dal 2022 tutti i giovani di sesso maschile che abbiano compiuto il 17º anno di età siano nuovamente chiamati, ma si tratterebbe di una notizia falsa. Va detto però che la Guerra in Ucraina, ha reso importante da febbraio 2022, da parte del Consiglio dei Ministri di adottare in Italia alcune misure che riguardano la guerra di Putin verso l’Ucraina, che sono: “Stanziamento di fondi in aiuto dell’esercito di Kiev, con la distribuzione di mezzi militari non letali.
Stato di emergenza per tre mesi per consentire le operazioni della Protezione Civile all’estero. Aumento degli uomini della Nato con nuove missioni in Europa orientale”. Quindi dato che queste decisioni non vengono prese dai ragazzi e dagli uomini in divisa presenti sulla “Carabiniere”, se proprio si vuole urlare il proprio dissenso, bisognerebbe cambiare i destinatari, e certo non facendolo seguendo l’esempio degli odiatori da tastiera. L’Italia ripudia la guerra verso altri popoli, o come mezzo di difesa di controversie internazionali, ma consente in sintesi gli ordinamenti che assicurino la pace e la giustizia fra le Nazioni, e su questo siamo tutti d’accordo.