Bozzoli registrato in Spagna dal 20 al 30 giugno, tentativo di fuga verso mete sicure per evitare l’estradizione?
Il documento di Giacomo Bozzoli risulta essere stato registrato in un albergo in Spagna dal 20 al 30 giugno.
Dal 1 luglio, giorno in cui è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario, il nome dell’imprenditore 39enne bresciano è scomparso dai radar.
Secondo fonti investigative l’unico documento registrato era quello di Giacomo Bozzoli ma il bresciano sarebbe però stato in compagnia di moglie e figlio.
Le forze dell’ordine italiane stanno però accertando che sia stato effettivamente lui a depositare il documento in un albergo in Spagna.
Forse solo una prima tappa verso stati in cui, da ricercati, è possibile rifugiarsi per evitare l’estradizione come Seychelles, Nepal, Cambogia, la Malesia, Capo Verde, Namibia, Madagascar, Giamaica e Belize. Mete decisamente impegnative da raggiungere con le autorità di tutto il mondo alle calcagna, soprattutto per un guidatore con il passaporto scaduto come risulterebbe quello di Bozzoli. Ma tutto, al momento, è ancora possibile.