GIOVANNI , MORTO PER AVER RIMPROVERATO DEI RAGAZZI

SI CHIAMAVA GIOVANNI SASSO

Si chiamava Giovanni. Giovanni Sasso. Aveva solo 48 anni. È morto dopo una settimana di agonia. È morto perché era una persona perbene. Si era permesso – sabato scorso – di rimproverare un gruppo di minorenni che gettavano a terra – davanti alla vetrina del suo autosalone, in provincia di Caserta – bucce di arachidi. Uno di loro – minorenne – lo ha colpito con uno spintone. Giovanni ha perso l’equilibrio, è caduto, ha battuto la testa. Fine di una vita. Inizio di un dolore atroce per chi gli vuole bene. La banalità del male. La stupida violenza. Baby gang lasciate a se stesse. Adulti che hanno abdicato al ruolo di genitori, educatori. Una società sempre più smarrita. Addio, Giovannni. Il Signore ti accolga in paradiso. E doni ai tuoi cari la sua consolazione.

Condividiamo volentieri questo pensiero di Padre Maurizio Patriciello.

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