«400 politici e giornalisti spiati dai servizi segreti»: l’attacco di Renzi a Meloni
«400 politici e giornalisti spiati dai servizi segreti»: l’attacco di Renzi a Meloni (e Conte) dopo il libro di Bisignani
Il senatore parla di forme di controllo telematico e di 400 utenze captate: «Gravità inaudita»
Il senatore Matteo Renzi lancia l’allarme sui politici e i giornalisti intercettati dai servizi segreti. E parla del libro di Luigi Bisignani e Paolo Madron “I potenti al tempo di Giorgia”, edito da Chiarelettere.
Nel volume si racconta di un’inchiesta della procura di Roma. «Prima di arrivare a Palazzo Chigi, pare avessero detto a Giorgia Meloni che esistevano forme di controllo telematico di vari personaggi che ruotavano attorno al suo mondo. Si parlava di oltre 400 utenze captate», si scrive.
Le 400 utenze “captate” sarebbero quelle di politici e giornalisti. In un’intervista rilasciata a Repubblica Renzi dice che il Copasir si deve occupare della vicenda. E che Alfredo Mantovano, responsabile dei servizi segreti nel governo Meloni, deve fare chiarezza.
Le “captazioni preventive”
Secondo quello che dice il leader di Italia Viva nel libro si parla delle cosiddette intercettazioni preventive. Ovvero dell’attività di spionaggio vero e proprio che l’intelligence può effettuare anche in assenza di un’inchiesta da parte dei giudici. Quando si ritiene che sia in pericolo la sicurezza nazionale. Si tratta di uno strumento previsto dal Codice. Ma anche delimitato.
Perché comunque è necessaria un’autorizzazione preventiva da parte del presidente della Corte d’Appello. «Quello che scrive Bisignani è molto chiaro», dice Renzi a Giuliano Foschini.
«Ed è l’esito di quello che da mesi gira in certi ambienti. E cioè che vi siano giornalisti o politici intercettati senza le garanzie costituzionali di una indagine ma dai servizi segreti.
Mi spiego meglio: data l’autorizzazione iniziale della Corte si procede a strascico, senza ulteriori autorizzazioni, e si arriva a intercettare giornalisti e politici»