Guerriglia urbana a Bruxelles dopo la vittoria del Marocco sul Belgio. La polizia: «State lontani dal centro»
I rivoltosi hanno appiccato il fuoco ad auto e scooter e divelto le strade della capitale belga
Poco dopo la vittoria a sorpresa del Marocco contro il Belgio (2-0) ai Mondiali di calcio in Qatar, le strade di Bruxelles sono stata travolte da una guerriglia urbana. Decine di tifosi del Marocco hanno assalito il centro della città e l’area intorno alla stazione di Midi appiccando il fuoco ad auto, scooter e monopattini elettrici. Gli agenti della polizia belga sono intervenuti in divisa anti-sommossa con camionette e idranti.
Nei video che circolano già sui social media si vedono scene di assalti violenti. Mentre gli scontri sono ancora in corso, Boulevard Anspach, il principale viale del centro, è stato chiuso e la polizia ha fatto appello ad evitare la zona. «Condanno con la massima fermezza gli incidenti di questo pomeriggio», ha scritto su Twitter il sindaco di Bruxelles, Philippe Close.
«La polizia è già intervenuta con fermezza. Consiglio ai tifosi di non venire in centro città. La polizia sta usando tutti i suoi mezzi per mantenere l’ordine pubblico».
Un problema radicato
La minoranza marocchina è la prima e più importante all’interno del Belgio, sin da quando nel 1964 un accordo ad hoc tra Bruxelles e Rabat aprì la strada all’immigrazione dal Paese nordafricano verso il Paese del Benelux bisognoso di lavoratori. Secondo l’ufficio nazionale di statistica, al 1° gennaio 2020 sarebbero oltre 550mila i cittadini di origine marocchina presenti nel Paese.
La capitale Bruxelles è quella dove lo stanziamento è maggiore, ma il radicamento della minoranza in pochi quartieri periferici e la scarsa integrazione nella società pongono da anni problemi alle autorità, sfociati più volte in episodi di violenza e offrendo in alcuni casi culla ad azioni terroristiche, come nel caso di Saleh Abdeslam, unico sopravvissuto tra gli autori della strage del Bataclan del 2015