Kiev sotto le bombe e senza acqua. Stasera riunione d’emergenza all’Onu
La convocazione del Consiglio di sicurezza alle 22 italiane. Parlerà il presidente ucraino, Zelensky. Il Paese colpito da oltre 70 missili. Il sindaco della Capitale: “Sarà il peggior inverno dalla Seconda guerra mondiale, si rischia un blackout totale”
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà d’urgenza dopo che l’esercito russo ha lanciato un nuovo massiccio attacco missilistico contro Kiev e altre città ucraine che ha causato almeno quattro morti e una trentina di feriti.
L’incontro si terrà a partire dalle 22:00 ora italiana ed è stato ufficialmente convocato pochi minuti dopo che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato di aver chiesto al suo ambasciatore presso le Nazioni Unite di richiedere un incontro urgente.
“L’uccisione di civili, la distruzione di infrastrutture civili sono atti di terrorismo. L’Ucraina continua a chiedere una risposta determinata dalla comunita’ internazionale a questi crimini”, ha scritto Zelensky su Twitter.
Secondo l’aeronautica ucraina, nel corso della giornata la Russia ha lanciato circa 70 missili da crociera, dei quali 51 sono stati abbattuti dalle difese antiaeree del Paese. La città più colpita è stata Kiev, dove sono morte tre persone, tra cui una ragazza di 17 anni, e altre 11 sono rimaste ferite.
Secondo il sindaco della capitale ucraina, Vitaly Klitschko, l’attacco ha colpito vari quartieri della città e danneggiato le infrastrutture, provocando tagli alla fornitura di elettricità e acqua potabile.
Kiev, del resto, potrebbe affrontare il “peggior inverno dalla Seconda guerra mondiale” a causa dei blackout dovuti agli attacchi russi. I residenti della capitale, secondo il primo cittadino, devono prepararsi allo scenario di interruzioni di corrente diffuse che si aggiungeranno alle basse temperature.
A fare il punto della situazione ci ha pensato Andriy Yermak, il capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa al Parlamento europeo. “Negli ultimi mesi la Russia ha intensificato la distruzione delle infrastrutture critiche ucraine. Ha già usato 4 mila missili diversi contro l’Ucraina e ha distrutto metà di queste infrastrutture. La velocità della distruzione supera la nostra velocità di riparazione e il rischio di un blackout totale è davvero molto molto alto”.
Intanto il governo ucraino torna a parlare del presidente russo. Vladimir Putin, “vive nella paura per la sua vita” mentre il suo esercito si ritira. Lo ha detto un consigliere militare ucraino, intervistato dal Times. All’inizio del mese, la Russia ha annunciato il suo ritiro dalla regione di Kherson, una sconfitta per Putin e un potenziale punto di svolta nella guerra.
La perdita di Kherson, l’unica capitale regionale conquistata dalla Russia durante il conflitto, ha inferto un duro colpo ai piani per stabilire un corridoio terrestre verso la Crimea e garantire un approvvigionamento idrico alla penisola controllata dalla Russia.
“Putin ha molta paura perché in Russia non c’è perdono per gli zar che perdono le guerre”, ha spiegato Oleksiy Arestovich, consigliere del capo dello staff del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Adesso sta combattendo per la sua vita. Se perde la guerra, almeno nella mente dei russi, è la fine. La fine politica di Putin. E potrebbe essere anche la fine della sua vita”, ha aggiunto.
Intanto non è stata ancora prevista una telefonata del presidente russo, Vladimir Putin, e quello francese Emmanuel Macron. Lo ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov.