MANOVRA GOVERNO MELONI: TUTTE LE MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE DI BILANCIO
Il documento contiene misure per 35 miliardi di euro e si basa su un approccio definito dal governo “prudente e realista” che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale caratterizzato dalla guerra in Ucraina, e allo stesso tempo “sostenibile per la finanza pubblica”
La prima manovra economica del governo di Giorgia Meloni, approvata ieri sera dal Consiglio dei ministri, in combinato con un decreto fiscale, contiene misure per 35 miliardi di euro.
Il documento si basa su un approccio definito dal governo “prudente e realista” che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale caratterizzato dalla guerra in Ucraina, e allo stesso tempo “sostenibile per la finanza pubblica”, concentrando due terzi delle risorse sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.
Altre risorse vengono stanziate per interventi di riduzione del cuneo fiscale e dell’Iva su alcuni prodotti, di aumento dell’assegno unico per le famiglie, per agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza, per la proroga delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per i giovani.
Tra le fonti di finanziamento dei provvedimenti spiccano il taglio progressivo del reddito di cittadinanza, con 8 mensilità nel 2023 e la successiva revisione dal 1 gennaio 2024. In evidenza anche la modifica dell’aliquota sugli extraprofitti delle aziende energetiche che viene innalzata dal 25 al 35%. E la ‘quota 103’ ponte per un anno per andare in pensione.
“Abbiamo scritto una legge di bilancio che non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa delle scelte politiche, è una manovra che ricalca e racconta di una visione politica”, spiega la premier. Meloni rivendica: “L’approccio che abbiamo avuto è come quello di un bilancio familiare, quando mancano le risorse non sei lì a preoccuparti per il consenso ma su cosa sia giusto fare”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ricorda: “Avevamo detto alla presentazione della Nadeg che avremmo agito con una linea prudente e responsabile: lo abbiamo dimostrato. Aggiungo due ulteriori qualificazioni: in modo coraggioso e giusto. Quando si ha il coraggio anche delle scelte impopolari in favore di famiglie e imprese va sottolineato”.
Ma cosa prevedono nel dettaglio la manovra economica ed il decreto fiscale? Di seguito i principali interventi contenuti nel testo, che verrà ora inviato al vaglio della Ue e poi inizierà l’iter parlamentare dalla Camera.
Misure contro il caro energia
Le risorse destinate a contrastare il caro energia per i primi tre mesi del 2023 ammontano a 21 miliardi di euro, consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese allargando la platea dei beneficiari. Viene confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, viene rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.
Pacchetto Famiglia
Per le famiglie più fragili viene confermato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro. C’è poi la riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile.
Viene inoltre istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila gestita dai Comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.
Per il 2023 l’assegno unico familiare sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato anche l’assegno per i disabili. Per i lavoratori dipendenti si prevede l’aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro.
La manovra include agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare pe le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza. E la proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36.
Reddito di Cittadinanza
Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. Viene inoltre stabilito un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito, così come nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro congrua.
Cuneo Fiscale
Il decreto discale dispone il taglio del cuneo fiscale fino 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi, una misura che vale 4.185 miliardi. C’è poi l’esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 20.000 euro. La riduzione del cuneo è tutta a beneficio dei lavoratori.
Pensioni, quota 103 e opzione donna
La manovra avvia un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro decontribuzione del 10%.
Viene prorogata per il 2023 opzione donna con modifiche: ci sarà la possibilità di andare in pensione a 58 con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi. Confermata anche l’Ape sociale per i lavori usuranti.
Taglio sconto accise carburanti e fondo Tpl
Novità in arrivo anche sui carburanti. Dal 1 dicembre 2022 lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0.25 per litro a 0.15, mentre per il gpl da 0.085 per kg a 0.051. Il taglio degli sconti non avrà però effetto sugli autotrasportatori che possono contare su altri regimi agevolati.
Aumenta invece la dotazione del fondo per la mitigazione del caro benzina nel trasporto pubblico locale: vengono stanziati 200 milioni per il 2022, 150 per il 2023 e 100 per il 2024.
Ponte sullo Stretto
Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, la manovra prevede la riattivazione della società Stretto di Messina spa, in liquidazione dal 2013, visto il rinnovato interesse dell’esecutivo per l’infrastruttura. L’azienda al momento della messa in liquidazione era una società partecipata da Rfi, Anas, Regione Calabria e Regione Sicilia.
Aiuti a zone alluvionate Marche
Tra manovra e decreto vengono messi a disposizione 400 milioni a favore dei territori delle Marche colpiti dall’alluvione del 15 e 16 settembre 2022.
I fondi andranno alla realizzazione, attraverso ordinanze di protezione civile e nei limiti delle risorse disponibili, di interventi per soccorso e assistenza alla popolazione interessata, al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale o alluvionale. Previste anche misure di sostegno al tessuto economico e sociale.
Sostegni alle imprese
È prevista la sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate.
Viene rifinanziato il fondo per 1 miliardo per il 2023 che garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore.
Pace Fiscale
Il decreto include la cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro. E poi la rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche non ha versato le tasse. È prevista una mini sanzione del 5% sui debiti del biennio 2019-2020. Rateizzazione fino a 5 anni.
Tetto al contante
Viene alzato nuovamente il tetto all’utilizzo del contante: dal 1° gennaio 2023 la soglia salirà da 1.000 a 5.000 euro.