Sicurezza. Ragazzo ucciso dal tram: la tecnologia può evitare queste tragedie
Mutuato dalle auto, il sistema Tram Forward Collision Warning di Bosch è un sistema di frenata automatica già adottato in alcuni Paesi. Ecco come funziona
La tragedia del 14enne travolto dal tram a Milano martedì mentre andava a scuola in bicicletta ripropone un tema d’attualità relativo a quanto può fare la tecnologia attuale per evitare incidenti del genere.
Ostacoli sui binari, automobilisti, ciclisti, motociclisti che passano vicinissimi al veicolo o pedoni che attraversano distrattamente la carreggiata: nel traffico urbano i conducenti di tram devono costantemente fare i conti con potenziali rischi.
A ciò si aggiungono scarse condizioni di visibilità in caso di pioggia, neve o nebbia. Per supportare i conducenti nello svolgimento del loro impegnativo lavoro, Bosch Engineering ha sviluppato il Tram Forward Collision Warning, un innovativo sistema di assistenza alla guida per tram. In caso di rischio di collisione, il sistema avvisa dapprima con un segnale il conducente del tram.
Qualora quest’ultimo non intervenga o il suo intervento sia tardivo, il sistema frena automaticamente il tram fino ad arrestarlo per impedire o almeno ridurre quanto più possibile l’impatto. “La soluzione mira ad aumentare la sicurezza della circolazione dei tram nelle città per proteggere la vita delle persone ed evitare danni materiali sempre più frequenti che comportano costi elevati per i gestori delle reti di trasporto”, spiega Heiko Mangold, responsabile ingegneria per il settore rail di Bosch Engineering.
Il sistema di assistenza è costituito da una telecamera multifunzione, un sensore radar e una centralina elettronica. La telecamera rileva i limiti dei binari, così come i veicoli e le persone davanti al tram e comunica le informazioni in tempo reale al sensore radar. Le informazioni sugli oggetti acquisite dal sistema video e radar confluiscono in un’immagine complessiva dell’ambiente circostante. Sulla base di queste informazioni e considerando la velocità del veicolo, la centralina calcola il rischio di collisione.
Se il sistema di assistenza rileva un avvicinamento critico, avvisa il conducente mediante un segnale acustico e un’indicazione visiva sul pannello di controllo. Se il conducente non reagisce entro due secondi, una funzione di sicurezza frena automaticamente il tram fino al suo totale arresto. La decelerazione avviene gradualmente così da non arrecare danni o lesioni, anche gravi, ai passeggeri in piedi. Di gran lunga superiore è poi il numero di incidenti con danni materiali.
L’utilizzo di questo sistema consente di ridurre significativamente o evitare totalmente tali conseguenze. In questo modo, i gestori delle reti di trasporto risparmiano sui costi di dispendiose riparazioni, allo stesso tempo aumentano la disponibilità della flotta grazie alla riduzione dei guasti ai veicoli, garantendo il regolare servizio. Oltre al vantaggio in termini di sicurezza, il sistema consente anche una notevole riduzione del carico fisico e psichico che grava sul conducente.
Bosch Engineering ha sviluppato questo sistema di allerta collisioni sulla base della comprovata tecnologia di serie del settore automobilistico. Il sistema è in continua evoluzione e nei prossimi anni verrà ulteriormente migliorato con sensori ancora più efficienti.
“Il nostro sistema modulare in costante crescita consentirà di aumentare il grado di automazione nel trasporto su rotaie”, afferma Heiko Mangold. “Quest’anno, il nostro sistema è già integrato in circa 550 tram in 19 città in Europa e Australia, rendendo più sicuro il traffico stradale.
A partire dal 2022 il sistema verrà utilizzato anche in Nord America”.