Diritto di voto sì, diritto di voto no: un problema per i fuorisede
La data delle elezioni politiche è ormai dietro l’angolo e sono oltre 5 milioni gli italiani che dovranno tornare nel loro comune di residenza. Come da itinerario, le agenzie di trasporto stipulano delle convenzioni per i biglietti scontati, così da facilitare il rientro in vista del voto, perché chiaramente si considerano i lavoratori e gli studenti universitari che vivono fuori il proprio comune di residenza -e per molti studenti diventa una spesa maggiore e difficoltosa quella da attribuire al viaggio. Nonostante questa situazione reiterata in clima di elezioni politiche, non sono state, tuttavia, ancora trovate delle soluzioni per garantire il diritto di voto ai fuorisede. Di fatto l’Italia, Cipro e Malta sono gli unici paesi dell’Unione europea a non garantire il diritto di voto a chi lavora e studia in città diverse dalla residenza. Questa è una delle ragioni per cui la percentuale di persone che va a votare è più bassa, non c’entra l’assenteismo. In Spagna ad esempio così come in Lussemburgo, Germania, Irlanda, Ungheria, Polonia, Slovenia, Austria, e il Regno Unito il diritto di voto per i fuorisede è garantito attraverso la votazione per corrispondenza per qualsiasi tipo di elezione. In altri paesi il voto avviene per delega (Francia, Paesi Bassi, Svezia, Belgio e Polonia); in altri attraverso il voto anticipato (Danimarca); in Estonia è stata adottata la votazione elettronica.
Mentre la politica non trova una soluzione per garantire il diritto di voto ai fuori sede, gli attivisti di Voto Scomodo hanno lanciato la campagna online di crowfunding “un biglietto per un voto”, grazie al supporto della Global Platform di Action Aid Italia, per sostenere le spese di viaggio per gli under 35 che devono rientrare nei propri comuni di appartenenza. In pratica ci sono due opzioni, cioè richiedere un contributo oppure donare una cifra scelta per rimborsare il costo dei biglietti di chi deve tornare e partire. Il termine per richiedere o donare il contributo è il 4 ottobre 2022, in questo modo si può rimborsare il 50% dei biglietti fino a un massimo di 80 € a persona per i viaggi di andata previsti tra il 16 il 25 settembre e quelli di ritorno tra il 26 settembre e 5 ottobre.