HYDROGEN VALLEY: IN ABRUZZO CAPOFILA PROGETTO EUROPEO MEZZI PUBBLICI E STAZIONI RIFORNIMENTO
HYDROGEN VALLEY: IN ABRUZZO CAPOFILA PROGETTO EUROPEO MEZZI PUBBLICI E STAZIONI RIFORNIMENTO
Il porto di Civitavecchia si candida a diventare la prima “Hydrogen Valley” portuale italiana. L’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale (Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta) e è uno dei partner del progetto europeo “Life3H”, coordinato dalla Regione Abruzzo.
Il progetto prevede importanti sviluppi anche sul territorio abruzzese, coinvolgendo il polo chimico di Bussi, e prevedendo una stazione di rifornimento sull’altopiano delle Rocche.
Intanto la giunta regionale, su proposta dell’assessore Nicola Campitelli, ha messo a punto un protocollo di intesa tra Regioni, Snam spa e Citrams volto ad approfondire le potenzialità attuali e le conseguenti possibilità di sviluppo della tratta ferroviaria Sulmona-L’Aquila -San Sepolcro, o parti di esso, mediante la sua conversione al vettore idrogeno. Ciascuna parte, secondo quanto previsto dal protocollo d’intesa, sosterrà interamente tutti i costi e le spese generate dall’esecuzione delle attività previste, inclusi quelli del personale impiegato.
Il progetto Life3H, dal valore complessivo di 6,5 milioni di euro, è “assolutamente strategico e innovativo in quanto è il primo progetto italiano sulle Hydrogen Valley nonché il primo progetto di mobilità a idrogeno del centro Italia”, sottolinea l’Authority.
Life3H è già stato valutato positivamente al primo step lo scorso ottobre ed ha l’obiettivo di porre le premesse per lo sviluppo di tre Hydrogen Valley (siti di produzione, stoccaggio e utilizzo di idrogeno integrato), attraverso dimostrativi di trasporto pubblico ad idrogeno (principalmente da risulta dell’acciaieria di Terni e dell’impianto di cloro soda abruzzese di Chimica Bussi) e relative stazioni di rifornimento in tre aree con caratteristiche diverse: area montana/parco rappresentata dall’Altopiano delle Rocche in Abruzzo; la città di Terni, centro urbano caratterizzato dalla presenza delle acciaierie e da problemi di qualità dell’aria; e un’area marina e portuale come appunto Civitavecchia.
“L’Adsp – dichiara il presidente Pino Musolino – sta mettendo in campo una serie di azioni coordinate, partecipando a questo e ad altri progetti sull’utilizzo dell’idrogeno, per programmare uno sviluppo sostenibile in un futuro ormai prossimo, diventando da subito protagonista, nelle scelte strategiche, del Green Deal europeo, una nuova strategia per la crescita che dovrà consentire di ridurre le emissioni creando nuovi posti di lavoro. L’idrogeno rappresenta senza dubbio un pilastro di questa strategia e la sfida è quella di ridurre al minimo i tempi di transizione al nuovo modello di produzione energetica basato essenzialmente su un mix di rinnovabili e idrogeno. E’ un importante investimento sul futuro del porto e del territorio”.