Pnrr, il governo approva il nuovo decreto: tutte le novità dalle fatture elettroniche alle multe legate al Pos
L’Italia deve centrare entro giugno tutti i 45 obiettivi del Pnrr. Il governo approva un nuovo decreto che spiana la strada alla corsa verso il traguardo di metà anno. Le misure contenute nei 41 articoli del dl coprono un’ampia gamma di temi, dai concorsi della Pubblica amministrazione alle fatture elettroniche passando per le multe per chi non è in regola coi pagamenti elettronici (Pos): scattano infatti dal 30 giugno e non più dal primo maggio 2023 le sanzioni “per mancata accettazione dei pagamenti elettronici”.
Almeno una decina di obiettivi sono già stati incassati, ma per non perdere lo slancio l’esecutivo cerca di non restare indietro neanche sulla transizione ecologica e sul rafforzamento della lotta all’evasione. Nel giorno in cui incassa la prima tranche da 21 miliardi di euro, Palazzo Chigi fa dunque il primo passo per ottenere, a giugno, anche il secondo assegno da 24,1 miliardi da parte dell’Ue.
L’obiettivo è evitare che restino fondi non utilizzati mentre ci sono progetti che “tirano” di più e richiedono più risorse. È il caso dei fondi per la digitalizzazione dei tour operator, praticamente non richiesti, che potranno essere dirottati sul bonus all’80% per la ristrutturazione delle strutture turistiche, che aveva a disposizione 600 milioni di euro e ha già avuto richieste per 6 miliardi di euro.
Le nuove norme consentiranno anche di cambiare la destinazione dei fondi del Pnrr risparmiati. Purché restino all’interno della stessa missione, potranno andare a rafforzare i “Progetti bandiera” delle Regioni. Di seguito le misure principali del nuovo decreto Pnrr.
Concorsi, cambiano le assunzioni nella Pubblica amministrazione
La “riforma del processo di assunzione” prevede che i candidati conoscano almeno una lingua straniera, da verificare nei concorsi per accedere a un posto di lavoro pubblico. Inoltre viene disciplinato il “corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media”, anche per “tutelare l’immagine della pubblica amministrazione”. Nella P. a. arriva anche una newco per spingere la digitalizzazione di Inps, Inail, Istat e delle pubbliche amministrazioni centrali.
Nasce un Cts sull’efficienza della Giustizia
Presso il ministero della Giustizia viene istituito il Comitato tecnico scientifico monitorare l’efficienza della giustizia civile, la ragionevole durata del processo e la statistica giudiziaria. Valuterà periodicamente il raggiungimento degli obiettivi di “accelerazione e semplificazione” dei procedimenti civili. Il comitato è presieduto dal ministro della Giustizia o da un suo delegato ed è formato da massimo 15 componenti, per cui non sono previsti compensi.
Lotta a evasione e lavoro nero
Multe anticipate al 30 giugno (invece che da gennaio 2023) per gli esercenti che non accettano pagamenti con carte: la sanzione sarà del 4% del valore della transazione, più 30 euro. Vengono aboliti gli esoneri per la fatturazione elettronica e la trasmissione telematica delle fatture. Contro il lavoro nero, nasce un portale ì nazionale del sommerso che sostituisce e integra le banche dati attraverso cui l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’Inps e l’Inail condividono gli accertamenti ispettivi.
Monitoraggio di eco e sisma bonus
Come già previsto per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici che danno diritto a detrazioni fiscali, anche per Ecobonus e Sismabonus verranno trasmesse per via telematica all’Enea le informazioni sugli interventi effettuati. Sarà più facile così valutare il risparmio energetico conseguito.
Posti vacanti dopo il Concorso Sud
I 1.300 posti rimasti vacanti dopo le due edizioni del “Concorso Sud” verranno coperti assumendo collaboratori con gli stessi requisiti richiesti dalle selezioni. I fondi inutilizzati verranno infatti trasferiti alle amministrazioni che provvederanno a stipulare i contratti di collaborazione. E anche esperti in pensione potranno ricevere incarichi di consulenza dagli enti locali per interventi previsti nel Pnrr.
Spinta alla parità di genere
Le imprese che hanno il “bollino” della parità di genere avranno un punteggio più alto nei bandi di gara. E per rafforzare l’equilibrio di genere all’interno della P. a., gli uffici pubblici potranno adottare delle misure per attribuire “vantaggi specifici al genere meno rappresentato”.