NUOVO APPELLO DI ZELENSKY PER COLLOQUI DI PACE
Videomessaggio nella notte. Continua l’assedio a Mariupol
Il presidente Volodymyr Zelensky ha postato un videomessaggio su Facebook e, rivolgendosi a Vladimir Putin, annuncia: “E’ tempo di colloqui di pace, senza indugio. Questa è l’unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi”.
E CONDIZIONI DI MOSCA – Il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, ha detto che un incontro tra il presidente ucraino e il leader del Cremlino non sarebbe stato possibile senza prima il testo di un trattato. “Prima ancora di menzionare una riunione tra i due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai governi”. Poi si potrà parlare di una possibilità di incontro tra i due presidenti.
OLTRE 800 CIVILI UCCISI, SECONDO L’ONU – Un totale di 816 civili ucraini sono stati uccisi e 1.333 feriti dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio, secondo l’ufficio dei diritti umani delle Nazioni Unite, riportato dal Guardian. Tuttavia, poiché l’Onu riporta solo i conteggi che può verificare, ammette che le cifre sottostimino notevolmente il bilancio reale.
I CORRIDOI UMANITARI – Sono 9 anche oggi i corridoi umanitari concordati. Ecco i corridoi stabiliti: – regione di Donetsk: da Mariupol a Zaporozhye con sminamento obbligatorio lungo l’intero percorso. Gli autobus raccoglieranno le persone che verranno selezionate a piedi e alcuni residenti potranno partire con auto private. – regione di Kiev: dal villaggio di Bervytsia alla città di Brovary. Dalla città di Bucha al villaggio di Belogorodka. Dal villaggio di Bogdanovka a Brovary. Da Borodyanka a Bila Tserkva. – regione di Luhansk: si prevede di consegnare beni umanitari con cibo e medicine a Lysychansk, Popasna e Severodonetsk. – regione di Cherson con invio di merci umanitarie al Kherson temporaneamente occupato.
LA GUERRA CONTINUA – L’esercito russo ha annunciato ieri di essere riuscito ad entrare nel centro della città insieme alle truppe della “repubblica” separatista di Donetsk. La presa di Mariupol rappresenterebbe una svolta importante nella guerra e consentirebbe alla Russia di garantire la continuità territoriale tra le sue forze provenienti dalla Crimea annessa (sud) e le truppe del Donbass (est).
La Russia afferma di aver utilizzato missili ipersonici in Ucraina. E un altro generale russo è caduto in battaglia in Ucraina: si tratta del generale Andrei Mordvichev morto nella città di Chernobayevka in seguito a colpi di artiglieria, afferma l’esercito ucraino in un posto su Facebook citato dalla Bbc.
Zelensky ha poi confermato che 130 persone sono state finora salvate dal teatro bombardato di Mariupol e che lo operazioni di soccorso stanno proseguendo. Centinaia di civili avevano trovato rifugio nella struttura quando è stata bombardata mercoledì, ma al momento non si ha notizia certa di vittime.
Due bambini e una donna sono stati ritrovati morti sotto le macerie a seguito dei bombardamenti nella città di Rubizhne nella regione di Lugansk. Lo riferisce l’esercito ucraino su Telegram, come riporta l’agenzia di stampa ucraina Ukrinform. Salva, invece, una bambina. “Due bambini senza segni di vita sono stati portati fuori dalle macerie. Le cure mediche hanno dichiarato la morte di bambini. I soccorritori hanno continuato a smantellare i detriti e hanno trovato un’altra donna e un bambino. Attualmente, gli operatori sanitari hanno dichiarato la morte della donna. La bambina è stata salvata, le sue condizioni sono stabili e soddisfacenti”.