Accordo per nove corridoi umanitari, c’è Mariupol. Stasera il Consiglio di sicurezza dell’Onu
Domani telefonata la Biden-Xi, martedì Zelensky parlerà in video al Parlamento italiano. Putin: l’annessione della Crimea è stata “giusta e tempestiva”. Lukashenko minaccia “se provocata la Bielorussia è pronta a rispondere”
Biden torna ad attaccare Putin con accuse pesanti: “È un criminale di guerra”. Il Cremlino ha replicato con celerità: “Parole inaccettabili”. Per il presidente americano, il suo omologo russo “sta infliggendo devastazione e orrore, bombardando appartamenti e reparti di maternità. Queste sono atrocità, un oltraggio per il mondo”.
Mosca reagisce e definisce “imperdonabile la retorica” del capo della Casa Bianca ricordando come “le sue bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo”. Monito della Corte penale internazionale dell’Aja: “La Russia fermi le armi”. Appello di Scholz, “Putin si ritiri e fermi gli attacchi”.
Bombe colpiscono il teatro di Mariupol con Kiev che denuncia: “Era un rifugio di civili”. I russi replicano: “È stato il battaglione Azov”. Il Cremlino intanto blocca il sito della Bbc: “È solo l’inizio, azione di rappresaglia alle sanzioni”. Colpita la torre tv a Vinnytsia. Kiev annuncia, liberato il sindaco di Melitopol.
La Nato, intanto, conferma il sostegno militare attraverso le parole di Stoltenberg: “Continueremo a fornire armi. non tollereremo attacchi alla sovranità alleata“. Tra le armi promesse da Washington anche 9 mila sistemi missilistici anti-carro a spalla, 7 mila armi leggere, 20 milioni di munizioni e droni e razzi anti-carro Javelin.
Zelensky, nella giornata di ieri, è stato ospite del Congresso americano con un discorso che ha fatto breccia tra gli americani. Il presidente ucraino ha ribadito la necessità di una no-fly zone o un sistema antimissile. Poi ha citato Pearl Harbor e parafrasato Martin Luther King: “I have a need”.ordina
Draghi, Putin vuole la guerra”
Noi lavoriamo per la pace, ma da parte del presidente Putin non c’è volontà di cercare la pace, c’è volontà di continuare la guerra”. Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa. “I discorsi sui miglioramenti e progressi sui colloqui di pace sono stati smentiti stamattina dalla stessa Russia. Nei contatti sembra aprirsi una speranza che viene poi puntualmente smentita, i fatti ci mostrano che dall’inizio dell’invasione in poi una determinazione a continuare la guerra e non a cercare la pace. Non c’è stato un cessate il fuoco, ma la pace va cercata ad ognio costo”, ha aggiunto Draghi
Rilasciato il sindaco di Melitopol, scambiato “con 9 coscritti”
Il sindaco della città ucraina assediata di Melitopol, Ivan Fedorov, che era stato rapito dai russi, è stato liberato in cambio di nove coscritti russi. Lo ha reso noto Dariya Zarivna, addetto stampa del presidente Volodymyr Zelensky. I nove soldati catturati e consegnati in cambio erano “nati nel 2002 e nel 2003: sono in realta’ bambini”, ha spiegato Zarivna, secondo la stampa ucraina.
L’Ucraina aveva accusato venerdì scorso la Russia di aver rapito Fedorov. Nel filmato di una telecamera di sorveglianza, si era anche intravisto Fedorov che veniva portato via con una borsa sopra la testa da un folto gruppo di soldati russi, pesantemente armati, nella Piazza della Vittoria a Melitopol.
Da Mariupol fuggiti 30 mila civili, distrutto l’80% delle case
Sono circa 30.000 i civili fuggiti dalla città assediata meridionale ucraina di Mariupol con i propri mezzi di trasporto. Lo riferiscono le autorità comunali su Telegram, aggiungendo che “l’80% degli edifici residenziali è stato distrutto”