CI SONO OLTRE 20 OPERE DELLA GIOCANDA! ALCUNE DI ESSE SONO DEL SECOLO DI LEONARDO, ALTRE SUCCESSIVE!
Ad annunciarlo, dopo le polemiche dell’opera presente alla Camera dei Deputati, il Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali
Questo quanto dichiarato dal Comitato in un comunicato stampa:
“Le Gioconde conosciute sono più di venti. Alcune di esse sono del secolo di Leonardo, altre successive. Al museo dell’Ermitage si trova una copia della Gioconda, coeva al periodo di Leonardo di alto livello realizzativo. Negli Stati Uniti ve ne sono due , attribuite ai due allievi prediletti di Leonardo: il Salai e Francesco Melzi. La Gioconda , così detta – Torlonia presenta una qualità esecutiva e un pathos simbolico realizzativo inferiore a molte delle copie conosciute. Silvano Vinceti storico ed esperto di Leonardo ha dichiarato ” siamo alla sagra di personaggi in cerca di autore, quanto si affrontano problemi di attribuzione legati a Leonardo bisogna essere seri, prudenti e professionalmente preparati..”
In questi giorni è emersa ,come una Araba Fenice, una Gioconda presente nel palazzo di Montecitorio. Un questore, Francesco d’Uva che immagino, un grande esperto di Leonardo, si è cimentato in una acrobatica e spericolata affermazione che la Monna Lisa ritrovata sia stata realizzata nella bottega di Leonardo con un probabile suo intervento. Le argomentazioni portate son deboli e ben lontane nel sostenere una tale impegnativa affermazione. Nel mondo ci sono più di venti copie di Gioconde esposte in importanti musei pubblici e in musei privati. Alcune di esse sono coeve come quella presente all’Ermitage di San. Pietroburgo ( stranamente non esposta al pubblico). Opera di alto livello di realizzazione come per altre che, dopo una lunga e serie perizia attributiva, sono state redatte credibili ipotesi di provenienza dalla bottega di Leonardo. Due delle quali, realizzate da due dei suoi allievi prediletti: il Salai, e Francesco Melzi. Se si fosse fatto un serio confronto della Gioconda Torlonia ritrovata , con alcune copie realizzate e periziate emergerebbero, con una certa evidenza, le differenze con quella di Montecitorio che, presenta un inferiore livello di qualità esecutiva e di pathos simbolico realizzativo. Se si rileggesse attentamente, la storia della Accademia di Leonardo, dei suoi vari allievi. il trattato di pittura da lui redatto, si avrebbero preziose informazioni del superore valore e del senso che Leonardo attribuiva alla espressione del viso e delle mani; valenza psicologica espressiva che non sembra fare bella mostra di se in quella di Montecitorio. Silvano Vinceti ha dichiarato “ siamo alla sagra di personaggi in cerca d’autore, quando si affrontano problemi d’attribuzione legati a Leonardo o ai suoi allievi bisogna essere seri, prudenti e professionalmente preparati, diversamente è meglio stare zitti. Non si deve dimenticare la vicenda del – Salvator Mundi- inizialmente attribuita a Leonardo e poi……”